Si è concluso sabato 14 Novembre a Napoli il 3° Congresso della SISAV (Società Italiana per lo Studio delle Anomalie Vascolari) intitolato: IL PUNTO SULLE ANOMALIE VASCOLARI.
Si è dibattuto vivacemente, per due intere giornate, sulle più comuni e sulle più rare patologie vascolari congenite, dalle più semplici alle più devastanti.
L’intento di questi convegni è di uniformare l’atteggiamento diagnostico e terapeutico di tutti coloro che saltuariamente nel proprio ambulatorio o quotidianamente in centri dedicati (come nel nostro Centro all’ospedale Niguarda) si imbattono in pazienti, bambini e giovani adulti, affetti da anomalie vascolari congenite.
Non è sempre facile uniformare, anche nell’ambito di superspecialisti sia le linee terapeutiche sia quelle diagnostiche, ma il confronto è sempre, in ogni caso, utile. Molti esperti sono infatti legati alle proprie abitudini e ai propri convincimenti, altri sono vincolati dalla carenza o dalla disponibilità di mezzi tecnici che assorbono molte risorse economiche (per esempio le apparecchiature laser), altri poi sono vincolati da una esperienza maturata nel solo ambito pediatrico oppure dalla consuetudine ad operare in unico distretto anatomico (per esempio chirurghi maxillo-facciali).
Insomma c’è ancora molta strada da percorrere soprattutto in tema di organizzazione di servizi integrati realmente multidisciplinari. In questo senso ci è parsa forse un po’ prematura l’ipotesi di ufficializzare (e certificare) una sorta di “rete” nazionale di Centri Regionali.
L’intento è quello di selezionare i Centri qualificati a prescrivere determinati farmaci, come il propanololo, entrato ormai a far parte del bagaglio terapeutico di pediatri e dermatologi per gli angiomi infantili, o come la rapamicina, proposta per le malformazioni più estese e apparentemente incurabili alla stregua di certi tumori maligni. A questo proposito ci è stato assegnato, come membri del Comitato Scientifico della SISAV, il compito di condurre uno studio per codificare le caratteristiche della malformazioni artero-venose più estese e gravi, quelle appunto considerate incurabili, che non a caso potremmo definire proprio come “maligne”.
Un impegno condiviso dai partecipanti al convegno è quello di promuovere un maggiore coordinamento in tema di ricerca integrata nel settore anatomo-patologico e di genetica molecolare, nell’intento di conoscere sempre meglio l’origine di questi tumori e malformazioni vascolari, questi alieni che si sviluppano in qualche parte del corpo nel bambino quando è ancora nel grembo materno. Tale coordinamento, ci piace sottolineare, è stato affidato dalla SISAV alla Dott.ssa Laura Moneghini, socia della nostra Associazione e una delle figure di spicco nel nostro Team di ricercatori e clinici.
Se la diffusione dell’interesse per queste patologie, spesso etichettate come “orfane”, con il moltiplicarsi di iniziative scientifiche dedicate, e con la candidatura di nuovi “Centri”, è in ogni caso un segnale positivo, permettete un’ultima considerazione: ben vengano nuovi Centri, ma forse sarebbe bene potenziare le realtà che già esistono, dove si è coltivata esperienza e si cerca continuità operativa per le future generazioni di superspecialisti, giovani medici che promuovendo tecniche innovative, possono però avvalersi della “memoria storica”, specie su casi clinici estremamente rari, di un coordinatore esperto ed autorevole.
Nell’era dei treni ad alta velocità, i pazienti provenienti da regioni lontane in cerca di aiuto e di cure efficaci, pur sempre nomadi, possono sentirsi di casa, con minori disagi, più di prima nella grande operosa e sempre efficiente nostra città di Milano.
Cari Saluti
Il Presidente