Non solo Angiomi e Malformazioni Vascolari !
Ovvero Chirurgia: “alla ricerca dell’ago nel pagliaio”.
La Dott.ssa Letizia Cipolat, socia fondatrice dell’Associazione Girandola Onlus, riceve una chiamata dal lontano Sri Lanka. E’ Elena una solare bellissima e sportivissima ragazza, figlia di una sua amica-paziente, lì in vacanza. Un’onda anomala l’ha catapultata dal surf su di un grosso riccio. Una grossa spina le si è conficcata nella coscia poco sopra il ginocchio. Sulla guida di una radiografia i chirurghi del luogo hanno cercato per ben due volte inutilmente di rimuoverla così la spina finisce ancor più in profondità in mezzo ai muscoli.
Un WhatsApp ci mostra la radiografia e la ferita chirurgica praticata dai colleghi. Che fare ? Bisogna per forza rimuoverla ? Che fine fanno le spine che vagano fra i muscoli ? Che ci dicono la letteratura scientifica ed i “case reports” in proposito? Beh, sembra che al di là delle infezioni sempre in agguato, la spina possa effettivamente spostarsi ma soprattutto causare delle infiammazioni croniche reattive sotto forma di “granulomi” (almeno dalle pubblicazioni californiane che abbiamo trovato). Bene, allora bisogna rimuoverla chirurgicamente. Ma che figura ci facciamo se poi non la si trova ?
Tornata a Milano, Elena si sottopone ad una Risonanza Magnetica nella quale la maledetta spina poco o nulla si vede, all’ecografia neppure. Allora facciamo approntare in sala operatoria un apparecchio radiologico. I tentativi di individuarla con questo mezzo sono però ancora poco confortanti. La sala è piuttosto affollata, il caso incuriosisce. Bisogna oltre a tutto pensare di evitare ferite chirurgiche antiestetiche. La piccola ferita che testimonia il tentativo indiano di rimozione è per di più trasversale e bisogna trasformarla in longitudinale (insomma uno zig-zag) per avere più agio.
Divarichiamo appena la ferita, scolliamo il grasso sottocutaneo e arriviamo alla fascia del muscolo ed ecco che un puntino nero si fa appena vedere … il maledetto aculeo appuntito !
L’estate è ancora lontana … ma attenti sempre ai ricci, anche a quelli nostrani.